31 ottobre 1922: cento anni fa la morte del Generale Canevaro, uomo di spicco della comunità italiana in Perù
Il 31 ottobre del 1922, cent’anni orsono, si spegneva a Lima il settantaseienne Generale César Canevaro y Valega, uno dei personaggi più in vista del Perù d’allora, ma che purtroppo in Italia, sua antica Patria d’origine, sia in quel frangente storico (eravamo a pochi giorni dalla “Marcia su Roma”) che oggi risulta un emerito sconosciuto. Eppure la sua biografia è così ricca da fare invidia a tanti altri personaggi che nel nostro strano Paese hanno avuto ben altra fortuna. A questo degno figlio d’Italia dedichiamo oggi il presente saggio.
César Canevaro y Valega, da figlio del Console Sardo a militare di carriera
Il protagonista di questa storia nacque a Lima il 19 gennaio del 1846, da Francisca Valega e da Giuseppe Canevaro, già allora potente commerciante e proprietario di banche, ma soprattutto secondo Console Generale del Regno di Sardegna in Perù, come abbiamo ricordato nel numero speciale dedicato alla storia dei rapporti diplomatici fra Italia e Perù. Come accadeva allora a gran parte dei rampolli delle famiglie benestanti, il giovane, in alternativa alla vita religiosa, optò per la carriera delle armi. Fu così “spedito” in Belgio, nel corso del 1856, ammesso presso il prestigioso Collegio Militare di Bruxelles, ove avrebbe studiato ingegneria, studi che poi proseguì presso la Scuola di Applicazione, ove ottenne la promozione a Sotto Tenente del Corpo degli Ingegneri. Immesso nel servizio effettivo, prestò servizio presso lo stesso Esercito belga, destinato alle fortificazioni di Termonde, nella provincia fiamminga delle Fiandre Orientali, a circa 29 kilometri da Bruxelles. Promosso Capitano d’Artiglieria nel 1866, due anni dopo, grazie ai buoni uffici del potente genitore, fu nominato addetto militare presso la Legazione peruviana di Parigi. Tornato in Patria, César Canevaro ricoprì vari incarichi sia all’interno che all’esterno dell’esercito, tanto da raggiungere, in un dato momento, anche la posizione di dirigente del Banco del Perù (1870).
Ma la vita delle armi fu quella che lo affascinò di più. Allorquando fu ristabilita la Guardia Nazionale, durante il Governo di Manuel Pardo y Lavalle (1872-1876), l’oriundo genovese si unì ad essa, ottenendo, con il grado di Ten. Colonnello, il comando del 10° Battaglione, con il quale prese parte alla repressione dell’ennesimo colpo di Stato, peraltro partecipando anche al combattimento di Los Angeles, il 7 dicembre del 1874. Allo scoppio della “Guerra del Pacifico” (1879), César Canevaro armò a proprie spese il suo reparto, il 2° Battaglione di Linea, poi passato alla storia col nome di “Battaglione Canevaro”. Inviato a Arica ne diresse le fortificazioni, per poi porsi al Comando della 2^ Divisione della 1^ Armata del Sud, composta dai Battaglioni “Canevaro” e “Cazadores del Rímac”, che poi avrebbe guidato nel corso della battaglia di Alto de la Alianza, il 26 maggio 1880. Promosso nel frattempo Colonnello, partecipò alla difesa di Lima, combattendo nelle battaglie di San Juan e Chorrillos (13 gennaio 1881), ove seppe dimostrare un’elevata dose di coraggio. Si distinse, poi, nel corso della nota battaglia di Miraflores (15 gennaio), ove fu ferito al collo. In quella circostanza fu portato presso il Consolato Generale dell’Impero Russo, per poi raggiungere la sua abitazione. Tempo dopo gli fu affidata la carica di Sindaco di Lima, che l’alto ufficiale mantenne dal 1° aprile al 9 dicembre 1881, quando il Consiglio provinciale fu sciolto per ordine di Patricio Lynch, Comandante delle Truppe d’occupazione cilene. Durante questa prima gestione comunale, il Canevaro si preoccupò di intraprendere i lavori di ricostruzione della città, colpita in varie parti dagli effetti della guerra. Fu poi eletto Deputato per la provincia di Huarochirí, partecipando come Delegato al Congresso Straordinario convocato dal Presidente Francisco García Calderón, il quale si riunì a Chorrillos dal 10 luglio al 22 agosto 1881. In quella circostanza gli fu affidata la Presidenza dell’importantissima Assise.
Nell’agosto 1882 il Canevaro si recò ad Arequipa, con l’intenzione di mettersi agli ordini del Contrammiraglio Lizardo Montero (allora Presidente ad interim della Repubblica, in sostituzione del prigioniero García Calderón). Questi, dopo averlo promosso a Generale di brigata, lo pose a capo della Guardia Nazionale. All’inizio del 1883, il Generale Canevaro fu nominato Comandante dell’Armata di Linea, con l’incarico di dirigere le Truppe destinate a difendere il Perù Meridionale. Nel frattempo, l’uomo fu anche eletto Senatore di Lambayeque, nel Congresso che si tenne ad Arequipa dall’aprile al luglio dello stesso 1883. Ad Arequipa, in realtà, egli avrebbe preso parte all’ultimo episodio della guerra contro il Cile, cercando di organizzare la difesa della città contro l’avanzata dei cileni, ma alla fine questi la occuparono comunque, il 29 ottobre 1883. Giorni prima era stato firmato il Trattato di Ancón, che poneva fine alla guerra. A quel punto, seguendo l’esempio dell’Ammiraglio Lizardo Montero, il Generale Canevaro si ritirò a Puno e poi in Bolivia.
Tornato, tempo dopo, in Perù, si unì alla rivoluzione del Generale Andrés Avelino Cáceres contro il Governo del Generale Miguel Iglesias, dalla quale scaturì l’ennesima guerra civile (1884-1885). In tale frangente fu nominato Comandante dei Dipartimenti Meridionali (1884). Di lì a poco l’amico Cáceres trionfò definitivamente e fu, quindi, eletto Presidente costituzionale (1886-1890). Da allora il Generale Canevaro fu tra i membri più in vista del c.d. “Partito Cacerista” o “Costituzionale”, il quale resterà al potere fino al 1895. Canevaro fu nuovamente eletto Sindaco di Lima (dal 23 maggio 1886 al 31 dicembre 1888), nonché Senatore del Collegio di Lima (1886-1894), così pure Presidente dello stesso Senato nel 1894, dopo essere stato Ministro Plenipotenziario del Perù negli Stati Uniti (1892-1893). Non solo, ma durante il controverso secondo Governo del Cáceres, il Generale Canevaro fu eletto Vicepresidente della Repubblica e, ancora una volta, Sindaco di Lima (1894-1895). Oltre a tali prestigiosissime cariche istituzionali, il Generale Canevaro ebbe anche l’onore di essere nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, nel 1900. Nel 1905, invece, lo troviamo Presidente della Corte Suprema di Guerra e Marina. Dal 1911 fino alla sua morte fu nuovamente Senatore di Huancavelica. Nel 1919, allorquando il Presidente Augusto Leguía iniziò il suo undicesimo mandato, il Generale fu nuovamente nominato Vicepresidente della Repubblica, carica che mantenne anch’essa sino alla morte. Questa si sarebbe verificata nella stessa Lima, il 31 ottobre del 1922. Il nobile Generale di sangue ligure fu compianto, oltre che dalla moglie, Ignacia Rodulfo e dagli altri familiari, dai suoi vecchi soldati, ma soprattutto dalla Colonia italiana del Perù, la quale aveva visto in lui uno dei suoi membri più autorevoli e carismatici, vanto di una dinastia di “pionieri” che aveva contribuito, e non poco, alla crescita civile e morale del grande Paese Sudamericano.
Col. (a) Gerardo Severino
Storico Militare