4 dicembre 1916, Benedetto XV la guerra è una cosa orrenda
E poi in riferimento al primo conflitto mondiale aggiunse:”Vediamo invero, nel generale sconvolgimento dei popoli, qua indegnamente trattati cose sacre e ministri del culto, anche insigni per dignità, sebbene inviolabili quelle e questi per diritto divino e per diritto delle genti; là numerosi pacifici cittadini allontanati dal loro focolare, tra il pianto delle madri, delle spose, dei figli; altrove città aperte, e popolazioni indifese fatte segno specialmente alle incursioni aeree; ovunque, per terra e per mare, commettersi tali misfatti da riempir l’animo di orrore e di strazio. Noi, mentre questo cumulo di mali deploriamo e le ingiustizie che si commettono in questa guerra nuovamente riproviamo, dovunque e da chiunque siano esse perpetrate, formiamo, nella fiducia che il Signore lo esaudisca, questo voto, che, come colla promulgazione del Codice spunterà per la Chiesa — ben lo speriamo — un’era più felice e tranquilla, così per la società civile — ristabilito l’ordine mercé il rispetto della giustizia e del diritto — risplenda quanto prima l’alba della sospirata pace, che ai popoli, ritornati amici, sia apportatrice di ogni prosperità”.