Pittori di Marina, in cammino sul mare con Paolo Grillo
Le Navi Scuola “Amerigo Vespucci”, “Palinuro” e “Stella Polare” che da anni addestrano gli ufficiali e i sottufficiali della Marina Militare, i sommergibili “Toti” e “Platino” in navigazione nel 1942 oppure la torpediniera “Lupo” nell’azione del maggio 1941 e le mitiche navi da battaglia “Littorio” e “Vittorio Veneto”, vero e proprio orgoglio della Regia Marina. Sono solo alcune delle opere di Paolo Grillo che raccontano frammenti e momenti di vita marittima vissuta da equipaggi e navi. La tradizione velica e navale viene rappresentata con delicatezza e raffinata sobrietà da un “pittore di Marina” che non è solo un artista, ma ufficiale che ha fatto della cultura del mare la sua vita.
Nascono così le composizioni pittoriche di Paolo Grillo che lo scorso novembre 2014 in una mostra dal titolo “Un cammino sul mare” hanno trovato esposizione al Circolo Ufficiali di Marina “Caio Duilio” di Roma. Grande il successo di pubblico e di appassionati di pittura navale che hanno potuto apprezzare l’eleganza dello stile, la classicità del tratteggio e la profondità coinvolgente dei colori che fanno da sfondo ai battelli che Paolo Grillo descrive con evidente carica di nostalgia. Una nostalgia che non è triste, ma ascrivibile al filone della memoria e della ricca tradizione della Marina Militare.
Sono le nuove vie del mare che Grillo invita a percorrere svelando risvolti inediti e significativi di una storia marinara che fa del passato l’humus fertile per riscoprire il presente. Non a caso tra le opere del pittore di Marina ci sono anche navi recenti della cantieristica italiana come la Portaerei “Cavour”.
Nato a Livorno nel 1931, dopo esser entrato in Accademia Navale nel 1950 come allievo ufficiale di Stato Maggiore, seguendo di slancio e l’esempio del padre Alfredo (inventore del famoso Ortosferoscopio Grillo che ha dato un enorme contributo alla storia dell’Astronomia nautica italiana e internazionale, nda), Paolo Grillo dopo i quattro anni di Accademia e le numerose destinazioni di imbarco su unità di superficie e subacquee, che lo hanno condotto a maturare delle esperienze altamente significative ed umanamente coinvolgenti. Quando lascia la Marina nel 1962 ha il grado di Capitano di Corvetta e porta dietro con se un ricco bagaglio di ricordi che riverserà nelle sue opere pittoriche.
Un’esperienza e una lungimiranza che si porterà anche alla SIRM, la Società Italiana Radio Marittima che opera al servizio dell’armamento italiano per l’impianto e l’esercizio di stazioni radio a bordo delle navi mercantili, da pesca e da diporto, oltre che per la fornitura di apparati di ausilio alla navigazione e alla pesca.
Insomma una vita per la Marina e per il mare che oggi può essere scoperta e apprezzata attraverso le opere di questo pittore di grande valenza culturale e spessore artistico.