22 gennaio 1506: entra in servizio la Guardia Svizzera pontificia
Papa Giulio II, il 22 gennaio 1506, dopo un’opera di reclutamento, a favorire l’arrivo a Roma degli svizzeri. E’ questa la data che segna la nascita ufficiale della Guardia Svizzera. Quel giorno un gruppo di centocinquanta svizzeri, al comando del capitano Kaspar von Silenen, del Cantone di Uri, attraverso Porta del Popolo entrò per la prima volta in Vaticano. Qui furono benedetti da Giulio II e il prelato Giovanni Burchard di Strasburgo, cerimoniere pontificio e autore di una famosa cronaca dei suoi tempi, annotò l’avvenimento nel suo diario. Tuttavia, per comprendere l’origine di questi soldati che giurano “di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il sommo pontefice” a sacrificio della loro vita, occorre andare indietro nel 1479, anno in cui Sisto IV aveva concluso un’alleanza con gli elvetici, per mezzo di un trattato che prevedeva la possibilità di reclutare mercenari svizzeri facendo costruire per loro alloggi vicino alla chiesa di san Pellegrino, nell’attuale via del Pellegrino. Successivamente Alessandro VI si servirà dei soldati confederati durante l’alleanza dei Borgia con il re di Francia. Al tempo della potente famiglia Borgia in Italia non mancarono guerre che videro in primo piano gli svizzeri, alleati alle volte della Francia e altre volte sostenitori della Santa Sede o del Sacro Romano Impero di nazione germanica. Quando i mercenari svizzeri sentirono che Carlo Vili, re di Francia, preparava una grande spedizione contro Napoli, si precipitarono in massa per essere arruolati. Alla fine del 1494 sono presenti a migliaia in Roma, di passaggio con l’esercito francese che nel febbraio successivo occuperà Napoli. Tra i partecipanti a questa spedizione contro Napoli, si trovava anche il cardinale Giuliano della Rovere, il futuro Giulio II, che sotto Alessandro VI aveva lasciato l’Italia e si era recato in Francia. Egli conosceva bene gli svizzeri, anche perché una ventina di anni prima aveva ricevuto come beneficio, tra gli altri, anche il vescovado di Losanna. Come alleati di Giulio II, nel 1512 essi decisero le sorti d’Italia e ricevettero dal Papa il titolo di “difensori della libertà della Chiesa”.
Tuttavia una data storica resta il 6 maggio. Lo stesso giorno del 1527 morirono 147 uomini su 189 durante il sacco di Roma per salvare la vita di Papa Clemente VII Medici dai lanzichenecchi di Carlo V. Soltanto 42 svizzeri si salvarono riparando con il Papa a Castel Sant’Angelo. In ricordo di quel sacrificio ogni anno vengono commemorati i caduti e prestano giuramento le nuove reclute nel cortile di san Damaso del Palazzo apostolico.
Tra le iniziative per ricordare questa data il 1° Capitolo sulla storia della Guardia Svizzera Pontificia curato da Vatican Media e Officina della Comunicazione dal titolo “Servizio d’Onore”.
Come si svolge l’accoglienza delle personalità istituzionali ricevute in udienza dal Papa? A svelare tutti i dettagli del protocollo la prima puntata di ‘#1506, la Guardia Svizzera si racconta’ la serie di video clip sulla vita del Corpo che ha la missione di garantire la sicurezza del Pontefice.