Addio a Filippo. La Gran Bretagna piange il suo principe
Avrebbe compiuto 100 anni il 10 giugno di quest’anno. Invece Filippo di Mountbatten, duca di Edimburgo, principe consorte della regina Elisabetta II del Regno Unito, se n’è andato il 9 aprile. Personalità forte, mente acuta e dalle ampie vedute. Pur essendo uno spirito libero, schietto e per certi versi anticonformista, ha sempre saputo mettere davanti alle idee e ai desideri personali, con responsabilità, la dedizione alla sua Regina e alla Corona britannica. Andando oltre le voci sulle sue presunte infedeltà. Definito un padre a volte difficile, diretto fino all’asprezza o alla battuta più spregiudicata, è comunque stato un pilastro sempre presente per la famiglia. E soprattutto l’unica, vera roccia della vita di Elisabetta.
Il piccolo Filippo e la guerra greco-turca del 1919-1921
Greco per parte di padre e tedesco per parte di madre, nasce nell’isola Ionia di Corfù. La sua casa però diventa presto l’Inghilterra, come già era accaduto per il nonno materno, il principe Luigi di Battenberg, morto a Londra nel 1921 proprio pochi mesi dopo la sua nascita. Qui infatti era stato naturalizzato cittadino inglese, dopo un onorevole e lungo servizio nella Royal Navy.
A strappare Filippo dalla sua terra è la guerra. Ha da poco compiuto 1 anno quando con i genitori, il principe Andrea di Grecia e la principessa Alice di Battenberg e le quattro sorelle maggiori, lascia la patria nascosto dentro una cassetta di arance. Lo zio, il re Costantino I di Grecia, infatti il 22 settembre del 1922 è costretto ad abdicare a seguito della presa di potere dei Turchi, in guerra con la Grecia dal 1919. Mentre il papà di Filippo è arrestato e alla fine dell’anno bandito per sempre dal suolo greco.
Il piccolo principe cresce in un sobborgo di Parigi, ma nel 1928 sotto la guida dello zio, il principe Mountbatten, viene mandato nel Regno Unito per frequentare la Cheam School, vivendo con sua nonna, la principessa Vittoria Alberta d’Assia, a Kensington Palace e con lo zio, Giorgio Mountbatten.
Nei successivi tre anni, tutte le sue quattro sorelle sposano nobili tedeschi mentre la madre viene portata in una casa di cura perché colpita da schizofrenia, malattia che le impedisce quasi del tutto di avere contatti con Filippo. Un distacco doloroso e travagliato, quello dalla madre, che il principe porterà nascosto nel proprio cuore.
Un lutto dopo l’altro
Approfittando del trasferimento del padre Andrea a Monte Carlo, anche Filippo lascia l’Inghilterra per andare a studiare in Germania. Con la salita al potere del nazismo, tuttavia, il fondatore ebreo della scuola, Kurt Hahn, è costretto ad aprire una nuova scuola a Gordonstoun, in Scozia, dove Filippo lo segue. E si trova proprio a Gordonstoun ed ha solo 16 anni, quando nel 1937 sua sorella la principessa Cecilia di Grecia, a cui era legatissimo, muore in un incidente aereo insieme al marito Giorgio Donato d’Assia e ai due figli. Nel 1938 anche lo zio e tutore Giorgio Mountbatten muore per un cancro alle ossa.
L’avventura nella Royal Navy britannica
Il giovanissimo Filippo è davvero rimasto solo. Raccolte le forze, nel 1939 inizia una nuova avventura nella Royal Navy. Si diploma prestissimo come miglior cadetto del suo corso e intraprende una carriera militare che si fa sempre più brillante per risultati ed esperienze in giro per il mondo. Anche per questo viene assegnato alla scorta della principessa Elisabetta d’Inghilterra, figlia del re Giorgio VI, sua cugina di terzo grado.
E la favola ha inizio
Dopo uno scambio di lettere che diventa sempre più intenso, nell’estate del 1946 Filippo chiede al re d’Inghilterra la mano della figlia. Filippo rinuncia ai suoi titoli reali greci e danesi, si converte dalla religione ortodossa a quella anglicana e viene naturalizzato inglese in quanto discendente di Sofia di Hannover, con il titolo di Lord Mountbatten.
Filippo ed Elisabetta si uniscono in matrimonio nell’Abbazia di Westminster il 20 novembre 1947. La cerimonia è registrata e trasmessa dalla BBC, proprio per volontà di Filippo. Poi arrivano i primi due figli: Carlo e Anna. Mentre Filippo prosegue la carriera navale, sebbene il ruolo della moglie finisce molto presto per metterlo in ombra. Nel 1952, quando Elisabetta succede al padre Giorgio VI, a Filippo viene richiesto di continuare a supportare la moglie nei suoi obblighi di Sovrano, accompagnandola alle cerimonie, alle cene di Stato e nei viaggi all’estero e in patria. In pratica di essere una presenza sicura ma silenziosa, e sempre un passo indietro. Per onorare il suo compito, sebbene la rinuncia sia faticosa, Filippo lascia la carriera navale.
Filippo, Elisabetta e la Corona
Una storia d’amore e di fedeltà, anche nei confronti della Corona, vissuta con devozione, senso del dovere e responsabilità, per 73 lunghi anni. Una favola che si è conclusa con le toccanti e asciutte righe di Buckingham Palace alla stampa. Un messaggio sobrio, nello stile di Filippo e della sua Elisabetta: “È con profondo dolore che Sua Maestà la Regina annuncia la morte dell’amato marito, Sua Altezza Reale il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, spirato pacificamente stamattina nel Castello di Windsor. La Famiglia Reale si unisce alle persone che nel mondo sono in lutto per la perdita”. Per l’ultimo saluto niente funerali di Stato, ma solo una cerimonia di natura privata, pur con gli onori del caso e nel rispetto delle consuetudini e delle volontà del defunto, nella cappella di St. George.
Laura Malandrino