1° luglio 1940: nasce il Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”
Il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” celebra oggi la memoria della sua costituzione, che risale al 1° luglio del 1940, commemorando il “fatto d’arme” che riunisce tutti i suoi appartenenti ed ex appartenenti sotto il nome di “Eluet El Asel“, la gola desertica del Gebel Cirenaico dove i primi Carabinieri Paracadutisti si sono cimentati, in doti e valore militari, e immolati alla Patria, contro avversari nettamente preponderanti, nel dicembre del 1941.
Nato nel luglio del 1940, in Roma, per volontà del Governo di includere, nella famiglia dei paracadutisti italiani, anche militari volontari del corpo dei Carabinieri Reali, l’allora Battaglione Carabinieri Reali Paracadutisti ha scritto una lunga pagina di storia, dal suo “battesimo del fuoco”, in Africa Settentrionale durante la Seconda Guerra Mondiale, fino alla ricostituzione del reparto a inizio degli anni ’60, per poi giungere ai giorni nostri, attraverso un impegnativo viatico di operazioni in Italia, a sostegno dell’Arma più tradizionale, che presidia il territorio nazionale, e all’estero, nei teatri operativi più difficili.
Gli ultimi anni sono stati altrettanto impegnativi: più di quaranta anni fa, il Tuscania ha preso parte alla missione ITALCON, che ha schierato un contingente militare a sostegno della popolazione durante la guerra civile libanese, dando inizio a un’incessante serie di missioni all’estero sempre più frequenti e impegnative: memorabile la partecipazione a IBIS, in Somalia, a inizio degli anni’ 90, le campagne militari balcaniche, la missione in East Timor a cavallo degli anni ’90-2000, la partecipazione a tutte le attività internazionali in Afghanistan e in Iraq, a supporto delle varie organizzazioni internazionali che hanno condotto le manovre militari. Inoltre, il Tuscania svolge il delicato compito di assicurare sicurezza delle Ambasciate d’Italia nei paesi connotati da più elevata conflittualità, come l’Iraq, la Libia e la Somalia, e offre la propria expertise anche nei contesti addestrativi, in Libano, in Somalia e in Libia.
La crescita del Reggimento, in termini di preparazione professionale dei militari, motivazione, equipaggiamenti, tecnologie, ha permesso, nel 2023, al Comando Generale dell’Arma, di candidarlo alla validazione delle Forze Speciali, il bacino d’élite, ove i carabinieri da quasi vent’anni vantano già la presenza del Gruppo Intervento Speciale (che dai ranghi del Tuscania recluta i propri “incursori”), e che quest’anno ha accolto anche il Reggimento Tuscania, con un articolato processo di valutazione tecnica a esito del quale il Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali ha “promosso” il Tuscania a Forza Speciale “Tier2”.
La cerimonia ha suggellato il coronamento di un’ambizione istituzionale di prim’ordine, proprio perché afferente all’anima più militare dell’Arma e forse anche più cara ai suoi appartenenti. Il Reggimento Paracadutisti, culla ideale dell’anima militare dell’Arma, raccoglie questi grandi valori e si propone di metterli a disposizione del Paese, perseguendo ogni giorno obiettivi sempre più ambiziosi in tanti ambiti della Difesa e della Sicurezza.
Alla cerimonia, durante la quale sono stati ricordati i fatti storici relativi ai combattimenti di Eluet El Asel e sono stati commemorati tutti i caduti in servizio, ha preso parte il Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, quale decano dei carabinieri paracadutisti in servizio, oltre a rappresentanti militari delle Forze Speciali della Difesa e ad autorità militari e civili del Paese, in particolare della città di Livorno. Nel corso della cerimonia, cinque paracadutisti del Tuscania si sono lanciati nella piazza d’armi della Caserma Vannucci e una compagnia di carabinieri in congedo, già in servizio presso il Reggimento Tuscania, ha sfilato davanti ai militari effettivi e ai loro ospiti commossi, per rendere gli onori alla Bandiera di Guerra e alle autorità intervenute.