90 anni fa la missione del dirigibile “Italia” al Polo Nord
Novant’anni fa la spedizione al Polo Nord del dirigibile “Italia” ideata e guidata da Umberto Nobile. Un anniversario che è stato ricordato attraverso un convegno di studi promosso dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare il 23 febbraio all’interno del Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle. “La spedizione del dirigibile Italia del 1928: una aeronave tra navi e aeroplani al polo Nord” è stato il tema del momento di studio che ha registrato la partecipazione di numerose autorità, studiosi, appassionati di storia, docenti e studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “De Pinedo-Colonna” di Roma. Nell’hangar “Velo” del Museo, dove sono conservati importanti cimeli della spedizione, unici al mondo erano presenti anche delegazioni di Associazioni aeronautiche e dell’AIRE, l’Associazione per la radio d’epoca. Prendendo spunto dalle ricerche svolte presso il “Centro Documentazione Umberto Nobile” da Claudio Sicolo e recentemente pubblicate in due suoi libri, il Convegno ha posto la spedizione di Umberto Nobile in una prospettiva completamente nuova, rivalutando la tragedia del dirigibile “Italia” come una straordinaria testimonianza, sempre attuale, di un periodo del Novecento caratterizzato da progressi ed esaltanti competizioni, ma anche da aspre contraddizioni.
Nell’impresa del dirigibile, che, dopo il dirigibile “Norge”, raggiunse per la seconda volta il Polo Nord, si intrecciarono le ultime esplorazioni polari ancora ispirate da sentimenti romantici, sviluppi della navigazione aerea con i dirigibili e con gli aeroplani, nuovi modelli di cooperazione aerea e navale, potenti innovazioni delle radiocomunicazioni, del giornalismo e dell’editoria.
Sullo sfondo della figura di Umberto Nobile, si intravvedono, in un appassionante crocevia di grandi trasformazioni, le imprese di celebri esploratori come l’americano Edwin Peary e il norvegese Roald Amundsen, ma anche le imprese polari della Marina Militare Italiana con la nave “Stella Polare” al comando di Luigi Amedeo di Savoia e di Umberto Cagni, la fulgida opera di Guglielmo Marconi, i sogni letterari di Gabriele d’Annunzio che pure immaginò, anticipandone gli effetti, l’eroica impresa polare.
Sono intervenuti: Gregory Alegi – docente dell’Accademia Aeronautica, Giuliano Manzari – storico della Marina Militare, Gianluca Casagrande della Società Geografica Italiana. Patrizio Di Nicola – docente di Sistemi organizzativi all’Università di Roma ha fatto pervenire la registrazione del suo contributo.
Il convegno è stato arricchito dalla dimostrazione curata da Claudio Berrettoni del funzionamento della famosa radio da campo ad onde corte “Ondina 33”, ed infine la visita al “Centro Documentazione Umberto Nobile”, hanno completato una giornata dedicata alla memoria e alla storia dentro il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle sul lago di Bracciano, tra i più grandi e più belli spazi museali d’Europa dedicati all’aviazione.
La spedizione, alla quale parteciparono sedici uomini d’equipaggio, tra i quali alcuni scienziati giunse alla Baia del Re, base prestabilita per i voli polari, l’8 di Maggio. Il dirigibile “Italia” effettuò tre voli transpolari e proprio nel corso del terzo, durante la rotta di rientro alla base, alle ore 10.30 del mattino del 25 Maggio l’aeronave perde improvvisamente quota ed impatta i ghiacci polari. Inizia così la tragica vicenda della “Tenda Rossa“. Nobile con altri otto uomini dell’equipaggio superstiti si trovarono a lottare per sopravvivere nell’immensa e desolata distesa del pack artico. Le vicende di questa tragica e sfortunata avventura, narrate in molti libri ed ispiratrici di pellicole cinematografiche, furono oggetto di una lunghissima polemica durata 50 anni, tanti ne visse Nobile dopo quel fatale 25 Maggio 1928 (fonte: Aeronautica Militare)
a cura di Vincenzo Grienti