A Przemysl, nel sud-est della Polonia, i campi di prigionia tedeschi durante la Seconda guerra mondiale erano tre. Tra questi lo Stalag 327 situato a Pikulice. Dopo l’invasione tedesca dell’Urss nell’estate del 1941 molti militari sovietici furono condotti in questi lager. Con l’arrivo dei prigionieri italiani, soprattutto ufficiali, considerati ‘traditori’ dopo l’armistizio tra l’Italia e gli Alleati anglo-americani dell’8 settembre 1943, qui, al confine con l’Ucraina, si registrarono fatti orribili al di là di ogni rispetto per la dignità umana. Questi soldati ‘traditori’ di una nazione che aveva abbandonato la Germania in guerra furono lasciati morire di fame, di stenti, di malattie dai tedeschi.
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