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Ernesto Cortissoz. Sulle ali della storia (Barranquilla, 1884 – 1924)

Cento anni orsono, esattamente l’8 di giugno del 1924, nei pressi della sua amata Barranquilla, a causa di un grave incidente aereo, si concludeva la breve vita terrena di uno dei più grandi pionieri dell’Aviazione civile Colombiana, l’industriale Ernesto Cortissoz, al quale ho il piacere di dedicare queste brevi note, volendo ricordare il ruolo che l’uomo, non ancora quarantenne, ebbe nel campo del trasporto aereo, così come della stessa tecnologia aviatoria.

Una vita tra lavoro e famiglia

Panorama di Barranquilla – Anni Venti

Ernesto Cortissoz nacque a Barranquilla il 30 dicembre 1884, figlio di Jacobo Cortissoz Jesurum Pinto e di Julia Álvarez Correa, quinto di ben quattordici figli. Anche per tale ragione, il piccolo fu cresciuto, assieme al fratello Rodolfo, presso la zia materna, Clara Álvarez Correa, che in seguito ricoprirà un ruolo determinante. Iniziò la sua formazione presso la scuola Ribón di Barranquilla, fondata dal tedesco Karl Meisel. Tempo dopo, zia Clara si trasferì in Germania, esattamente a Brema, portandosi dietro proprio Ernesto. Fu, quindi, proprio in Europa che il giovane Colombiano compì gli studi superiori, peraltro ottenendo il diploma presso la prestigiosa Realschule, presentando una tesi sul commercio. In seguito, assieme alla stessa zia si traferì in Inghilterra, quindi in Svizzera, ove ebbe anche modo di apprendere bene sia il francese che l’italiano.

Terminati gli studi, Ernesto fece ritorno a Barranquilla, accompagnato ancora dalla adorata zia Clara. Divenuto ormai maturo, ma, soprattutto, esperto nel settore del Commercio Internazionale, Ernesto Cortissoz si dedicò attivamente alle attività economiche, già a suo tempo avviate dal padre, collaborando così con le celebri “Officine Cortissoz y Cía”, nel frattempo affidate alle cure del fratello Rodolfo. Ad Ernesto spettò, quindi, la gestione amministrativa dell’Azienda di famiglia, in virtù della quale si sarebbe occupato sia di questioni prettamente doganali, che commerciali nel vero senso del termine. In tale ambito iniziò a viaggiare in lungo e in largo per il Paese, passando da Zambrano a Plato, da Magangué a Usiacurí, sia per promozionalizzare le attività stesse, sia per raccogliere i pagamenti. Determinante sarebbe stato, poi, il ruolo che avrebbe svolto sull’isola di Fangal, ove nel frattempo era stata attivata un’altra azienda di famiglia. Nella città di Honda, inoltre, funzionava anche la “Casa Cortissoz de la Peña”, sorta sempre nell’ambito degli investimenti della famiglia Cortissoz.

Cartolina Ricordo dell’Aviazione Commerciale di Barranquilla

Nel corso del 1908, Ernesto sposò la signorina Esther Rodríguez González, dalla quale avrebbe avuto ben sette figli (Enrique, Clara, Cecilia, Ernesto, Fernando, Alberto e Eduardo). Nel giro di qualche decennio, Ernesto divenne uno dei cittadini più eminenti di Barranquilla. Nel 1914, appena trentenne, assunse la direzione del “Cortissoz, Correa, Crédito Mercantil”, Istituto Finanziario con il quale la “Sociedad Colectiva Cortissoz-Correa y Cía”, fondata nel medesimo anno, avrebbe effettuato anche negoziazioni di tipo bancario. La sua straordinaria preparazione professionale lo avrebbe, poi, portato ad essere azionista anche delle celebri “The Walters Brewing and Ice Making Co.”, assorbita nel 1913 dalla “Cervecería Barranquilla Compañía Unida de Fósforos”, così come dell’impresa “Harinera del Atlántico”. Non solo, ma Ernesto seppe dimostrare la sua competenza anche in altri settori, interessandosi della fabbrica di fiammiferi “El Cóndor”, dell’impresa tramviaria urbana e dell’acquedotto Municipale. Fu, persino, tra i fondatori della locale squadra di baseball.

L’interesse per l’Aviazione

Ernesto Cortissoz

Ebbene, l’approccio di Ernesto Cortissoz con l’affascinante mondo dell’Aviazione porta la data del 5 dicembre 1919, allorquando si costituì a Barranquilla la Compagnia di trasporto aereo “SCADTA” (“Sociedad Colombo Alemana de Transporte Aéreo”), con un capitale sociale di centomila pesos, di cui l’uomo divenne Presidente onorario. Anche grazie al suo legame con la Germania, la Compagnia acquistò due aerei “Junkers F 13”. Con tale velivoli ebbe inizio, di fatto, l’Aviazione commerciale nell’America del Sud. L’obiettivo principale perseguito da Ernesto Cortissoz in quel frangente storico fu davvero avveniristico, volendo stabilire sia linee di comunicazione aeree con l’interno della Colombia, sia avviare nel contempo l’attività di trasporto aereo della posta, tanto da vincere, di lì a qualche anno, il pubblico concorso indetto dalla “Administración General de Correos Nacionales”. Il primo velivolo fu, quindi, consegnato a Sabana de Bogotá il 14 novembre 1920. Seguirono quattro, lunghi anni di fatiche e progettazioni varie, tra le quali anche il miglioramento della navigabilità del Rio Magdalena, tanto da favorire appositi lavori nella zona di Bocas de Ceniza, alla foce dello stesso celebre fiume. E fu proprio qui, come ricordato in apertura, che l’8 giugno 1924 ebbe fine la vicenda umana di questo grande pioniere. Imbarcatosi sull’idrovolante “Junkers F. 13 Tolima“, appartenente alla stessa “SCADTA”, onde eseguire una ricognizione visiva su Bocas de Ceniza al fine di valutare i lavori necessari, l’aereo precipitò al suolo, a causa di un guasto meccanico. Oltre al pilota, Helmuth von Krohn e di alcuni tecnici tedeschi, perse la vita anche Ernesto Cortissoz, che come si ricordava prima non aveva ancora compiuto quarant’anni. In sua memoria gli verrà intitolato l’aeroporto di Barranquilla, molto probabilmente unico ricordo rimasto di lui e di quell’affascinante epopea dell’Aviazione.

Col. (a) GdF Gerardo Severino
Storico Militare