Falkland-Malvinas, un braccio di ferro tra Argentina e Gran Bretagna durato 74 giorni
Il 2 aprile del 1982 le forze armate argentine occupano le isole Falkland, chiamate ufficialmente dai latino-americani, Isole Malvinas, di fatto colonia britannica dal 1833. L’obiettivo è riconquistare i tre arcipelaghi, le Isole, la Georgia del Sud e le isole Sandwich meridionali. Il conflitto durò poco più di due mesi e la guerra fu vinta dal Regno Unito.
Il premier inglese Margaret Thatcher invia la Royal Navy a riconquistare le isole. L’Argentina rivendica la propria sovranità su tutto l’arcipelago. Il conflitto diplomatico tra Argentina e Regno Unito raggiunse il punto più alto il 19 marzo 1982, quando cinquanta militari in borghese argentini sbarcarono nella Georgia del Sud e issarono la bandiera argentina. I militari del Regno Unito provarono a bloccarli ma furono bloccati a loro volta dalle navi da guerra argentine.
Il 2 aprile, invece, si consumò l’invasione vera e propria. L’Argentina stava attraversando una drammatica crisi economica e la giunta militare che governava il Paese veniva spesso duramente contestata. Gli inglesi completarono l’addestramento a bordo delle navi. Furono inviate 36 unità da guerra, tra cui tre portaerei a bordo delle quali si trovavano i Sea-Harrier, caccia bombardieri a decollo verticale e ad atterraggio corto.
La guerra durò 74 giorni, provocò 650 morti tra i militari argentini e 255 tra quelli britannici. L’Argentina si arrese il 14 giugno 1982, ma nonostante questo non ha mai smesso di rivendicare le isole. Le conseguenze politiche furono profonde per entrambi i paesi: in Argentina fecero aumentare il dissenso verso il governo militare e accelerarono la caduta di Galtieri, mentre nel Regno Unito il governo di Margaret Thatcher ne uscì notevolmente rafforzato.
Gli argentini sbarcati alle Falkland erano 12mila. Il 28 aprile fu affondato un sommergibile inglese mentre l’incrociatore argentino “General Belgrano” dopo un incendio affondò con 340 marinai. I quotidiani di Buenos Aires titolarono “Inglesi assassini”. La reazione fu immediata. L’aviazione argentina attaccò con missili Exocet la flotta britannica affondando 5 navi. Gli aerei della Royal Navy bombardarono l’aeroporto di Port Stanley, la capitale.
Il 15 maggio gli inglesi sbarcarono nelle Falkland e le riconquistarono. Il 14 giugno la resa, con l’intermediazione del Presidente americano Ronald Reagan. Le Malvinas tornano a chiamarsi Falkland.
Per approfondire il documentario “Volveremos – Guerra delle Falkland” del programma Rai “La Storia Siamo Noi”