Frecce Tricolori, in volo da 55 anni. La storia della Pan
Una storia lunga 55 anni, quella della Pan, la Pattuglia Acrobatica Nazionale che ha celebrato il suo anniversario a Rivolto il 5 e 6 settembre 2015. Una tradizione acrobatica di alto livello e professionalità che ad ogni manifestazione fa tenere con il naso all’insù e col fiato sospeso grandi e piccini affascinati dai piloti delle Frecce Tricolori. La Pan ha tradizioni antiche fatte di uomini e mezzi che sin dagli anni ’30 iniziarono a praticare il volo acrobatico per rappresentare l’Aeronautica italiana nelle manifestazioni aeree internazionali e tenere alto l’onore e il prestigio dell’Italia. Una “missione” che si compie ogni qualvolta, oggi, si alzano in volo gli Aermacchi MB 339.
In Italia la prima scuola di volo acrobatico venne fondata nel 1930 a Campoformido per iniziativa del colonnello Rino Corso Fougier, comandante del 1º Stormo: la prima formazione consisteva in cinque Fiat C.R.20 e già l’8 giugno 1930 alla prima manifestazione aerea, chiamata “Giornata dell’Ala”, questi aerei si esibirono in una “bomba”, una figura analoga alla bomba attuale.
Negli anni precedenti il Secondo conflitto mondiale la pattuglia della Regia Aeronautica partecipò a numerose manifestazioni. Nel 1932 furono impiegati apparecchi Breda Ba.19, nel 1934 Fiat C.R.30 e dal 1936 Fiat C.R.32.
Negli anni della Seconda guerra mondiale (1939-1945) la pattuglia acrobatica fu sciolta e si ricostituì nell’immediato dopoguerra. Dapprima non ufficialmente inquadrata come pattuglia acrobatica. Fu il 51º Stormo, equipaggiato con aerei statunitensi P-51D Mustang ed inglesi Spitfire Mk.IX, il primo ad esibirsi con tre Spitfire all’aeroporto di Padova nel settembre 1947. L’entusiasmo di questi piloti venne presto seguito da alcuni loro colleghi del 5º Stormo, che formarono un’altra pattuglia acrobatica basata su aerei Spitfire.
Nel 1950, poi, si costituì una pattuglia chiamata “Cavallino Rampante”. La pattuglia fu composta da quattro piloti del 4º Stormo dotati di velivoli D.H.100 Vampire.
Parallelamente a questo reparto, nel 1953 si istituì il “Guizzo”, proveniente dal 5º Stormo e operativo su aerei F-84G Thunderjet. La notorietà della “Guizzo” crebbe a tal punto che nel 1955 gli fu dedicato un film chiamato “I quattro del getto tonante” e fu proprio grazie a questo film che il reparto cambiò ufficialmente nome in “Getti Tonanti”, continuando ad esibirsi fino al 1956, quando vennero sostituiti dalle “Tigri Bianche” del 51º Stormo, montate sempre su F-84G.
Il 1957 vide anche l’entrata in scena di due nuovi reparti acrobatici: i “Diavoli Rossi” (6° stormo) ed i “Lanceri Neri” (2° stormo)
Verso la fine del 1960 si decise di terminare questa turnazione tra i vari stormi e di fondare un reparto la cui specifica finalità fosse formare la pattuglia acrobatica nazionale, selezionando i migliori piloti dei vari reparti.
Il maggiore Mario Squarcina, leader dei Diavoli Rossi fu incaricato così dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare di costituire la Pattuglia Acrobatica Nazionale (P.A.N.) composta da piloti provenienti da tutti i reparti dell’Aeronautica Militare. Il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico fu fondato il 1º marzo 1961 nell’aeroporto di Rivolto con Squarcina comandante. Le Frecce Tricolori volarono su F-86E Sabre fino al 1963. L’organico, inizialmente non numeroso come quello odierno, fu allargato nel 1963 a nove elementi più il solista, aggiungendo anche la possibilità di usare fumi colorati. L’anno seguente arrivarono i cacciabombardieri Fiat G.91PAN, per poi passare nel 1982 sugli attuali MB-339PAN.