Il colonnello Forero Marquez: l’addetto militare del Perù in Italia
La biografia che presentiamo oggi ai nostri amici appassionati di storia è quella di uno fra i più affermati ufficiali dell’Esercito del Perù, il Generale Manuel Emilio Forero Marquez, il quale visse e operò in Italia tra il 1927 e il 1930, mutuando importanti esperienze professionali, ma soprattutto potendo tessere, nella sua veste di Addetto Militare presso la Legazione peruviana di Roma, una fitta rete di legami istituzionali che di lì a qualche anno sarebbero stati sfruttati dal Ministero della Guerra, allorquando il Perù stesso scelse l’Italia, non solo come nuovo modello al quale guardare per riorganizzare le proprie Forze Armate, ma anche come partner economico privilegiato, soprattutto nelle forniture di armi, munizioni, mezzi terrestri, aerei e navali. Quella che segue è dunque la vicenda di un grande uomo d’armi, di un grande patriota, ma soprattutto di un fedele servitore dello Stato.
L’avventurosa vita di un ufficiale di Cavalleria (1883 – 1968)
Il protagonista di questa vicenda nacque nel quartiere di San Pedro di Tacna il 21 aprile 1885, figlio di Don Tomas Alejandro Ramon Forero Ara, ricco possidente e commerciante di facoltosa famiglia di origini spagnole, e di Manuela Marquez[1]. Tomas Alejandro, in verità, era uno dei figli dell’ex Colonnello dell’Esercito liberatore del Perù, Don José Manuel Maria Forero y Segura, nato a Bogotà (Colombia) il 28 dicembre del 1805, il quale, stabilitosi a Tacna nel 1828 si era unito in matrimonio con Dona Manuela Ara y Robles, discendente di una nobile e ricca famiglia della provincia, proprietaria di vasti appezzamenti di terreno alla periferia della città[2]. La nascita di Manuel, uno dei dieci figli avuti dalla coppia, si verificò, tuttavia, in un frangente storico molto delicato per la città, sita all’estremo Sud del Perù, a oltre 560 metri sul livello del mare e ad appena una trentina di chilometri dal confine con il Cile, nella Valle del Rio Caplina, molto prossima al deserto di Atacama. Tacna, importantissimo centro minerario del Paese andino, non era ancora passata sotto le grinfie del Cile, uscito vincitore dalla nota “Guerra del Pacifico”, altrimenti definita “del Salnitro” (1879-1883). Lo sarebbe diventata, purtroppo, di lì a pochi mesi, a seguito del c.d. “Trattato di Ancon”, che di fatto pose fine al durissimo conflitto[3]. Non abbiamo elementi cognitivi riguardo alla sua infanzia e alla fanciullezza, molto probabilmente vissute lontano da Tanca, almeno sino al momento nel quale il giovane decise di abbracciare la carriera militare, volendo emulare l’esempio del nonno. Ciò avvenne il 15 marzo del 1902, data nella quale fu ammesso come Alunno presso la Divisione Superiore della celebre Scuola Militare di Chorrillos, dalla quale ne sarebbe uscito con i gradi di Tenente di Cavalleria, il 1° febbraio del 1906. Inizialmente fu Comandante di Picchetto, poi del “Segundo Medio” del 1° Esquadron de Caballeria (1910); poi Tenente presso lo Stato Maggiore Generale (1914), in seguito Comandante di Squadrone e, quindi, di Reggimento. Negli anni seguenti, dopo aver militato presso vari Reggimenti di Cavalleria, il Forero fu ammesso presso la Scuola Superiore di Guerra, ove ottenne di brevetto di Ufficiale di Stato Maggiore. Egli ebbe modo di ricoprire così gli importanti incarichi di Capo di Stato Maggiore dell’Ispettorato Generale dell’Esercito; di Direttore del Personale e di Direttore del Servizio Revisioni. Fra gli incarichi straordinari troviamo, poi, quello di Addetto Militare in Italia, dal 1927 al 1930, ma soprattutto quello di membro della Commissione incaricata di redigere la Carta topografica del confine con la Bolivia (provincia di Chucuito). In precedenza, era stato incaricato di ricevere la Provincia di Tarata dalla Commissione Nordamericana (1925). Fu, quindi, anche membro della Commissione che avrebbe curato il Plebiscito popolare a Tacna (1925). Promosso Colonnello il 3 aprile del 1936, il Forero Marquez fu designato Capo Sezione presso la Direzione degli Approvvigionamenti dell’Ispettorato Generale della Difesa Nazionale. Attorno al 1943 lo troviamo, invece, Comandante Generale della 13^Zona, mentre nel secondo dopoguerra, da Generale di Brigata, a ciò promosso il 1° dicembre del 1944, ricoprì importanti incarichi presso lo stesso Stato Maggiore dell’Esercito, quali, ad esempio, quello di Direttore Generale dei Servizi, ma anche quello di Presidente della “Sociedad Mutualista Militare del Perù”, dal 1948 in poi. Insignito dei prestigiosi Ordini Cavallereschi di Ayacucho e della Corona d’Italia, il Generale Forero Marquez fu posto in congedo il 21 aprile del 1949, rimanendo così a vivere nella stessa Lima, nella casa di proprietà sita al civico n. 460 di Calle 6 de Agosto, nel Quartiere di Jesus Maria. Il Generale peruviano protagonista di questa storia, dopo aver tentato di farsi eleggere Senatore per il Distretto di Tacna, in occasione delle elezioni del 1956, si spense a Lima, presso l’Ospedale Militare Centrale il 14 maggio del 1968, ormai ottantatreenne, assistito dalla moglie, Maria Lucila Vargas e dai figli Elda, Lucia e Manuel.
L’esperienza italiana (1927 – 1930)
Nel 1927, l’allora Ten. Col. di Cavalleria, Manuel Emilio Forero Marquez, prescelto dal Governo di Lima quale nuovo Addetto Militare del Perù in Italia, era certamente uno degli ufficiali di Stato Maggiore tra i più stimati nell’ambito della Forza Armata di terra. Quando, nel luglio di quell’anno, fu destinato a Roma egli aveva 44 anni e aveva già messo su una bella famiglia, che molto probabilmente lasciò a Lima per l’intera durata del suo mandato in Italia. Accolto a Roma, presso gli Uffici della Legazione (allora siti al civico n. 8 di Via Ofanto) da Don Germán Cisneros y Raygada, Incaricato d’Affari presso il Quirinale[4], l’ufficiale originario di Tacna avrebbe continuato l’opera che sin lì era stata compiuta dal collega, Ten. Col. Juan Miguel Pérez Manzanares, la cui straordinaria figura è stata ampiamente raccontata su questo stesso portale[5]. Furono, quelli, anni molto intensi, nei quali l’Addetto Militare peruviano non solo mantenne attivi i legami sin lì stretti a vario titolo con le Forze Armate italiane sin dai tempi della “Missione Militare Peruviana in Italia” (1923 – 1927)[6], ma soprattutto varò i contatti necessari affinché il Ministero della Difesa Nazionale del suo Paese potesse arrivare alla stipula di importanti contratti per l’acquisito di armi e munizioni dalle principali Aziende belliche italiane, operazione che di fatto si sarebbe poi concretizzata durante la Presidenza del Generale Benavides, come abbiamo già ricordato in passato.
Uno fra gli aspetti inediti, riguardo alla presenza del Colonnello Forero in Italia fu certamente quello relativo allo studio del sistema di vigilanza militare lungo le frontiere, elemento, questo, che lo avrebbe portato a visitare i principali tratti dei confini italiani, oltre ovviamente ai reparti del Regio Esercito e della Regia Guardia di Finanza allora impegnati sia nel servizio di copertura che in quello della vigilanza politico-militare, oltre che doganale. Sarebbe stata, questa, un’esperienza che l’ufficiale avrebbe poi sfruttato, allorquando fu nominato membro della Commissione incaricata di stilare la carta topografica della frontiera fra Perù e Bolivia, operando nell’ambito della Provincia di Chucuito. La missione del Ten. Col. Forero Marquez si concluse a far data dal 10 dicembre 1930, così come disposto dal Ministero degli Affari Esteri peruviano. Salutato dal nuovo Incaricato d’Affari, Don Emilio Ortiz de Zavallos, il Forero lasciò per sempre l’Italia prima di Natale, facendo così ritorno a Lima. Prima di lasciare il nostro Paese il Ten. Col. Forero ricevette l’altissimo onore di vedersi conferire la Croce di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, da parte de Re Vittorio Emanuele III. Tornando in Patria avrebbe sicuramente fatto tesoro dell’esperienza italiana nel prosieguo della sua carriera, tanto da rendere ulteriori meriti al suo grande Paese, così come speriamo di aver dimostrato attraverso queste modeste pagine.
Col. (a) GdF Gerardo Severino
Storico Militare
[1] Secondo il <<Diccionario Biografico del Perù>>, 1^ Edizione 1943-1944 Lima, Editores Escuela Americanas, 1932, p. 279, Manuel Emilio Forero Marquez sarebbe nato, invece, il 21 aprile 1886, data rilevatasi errata.
[2] Cfr. Jorge Basadre, “Infancia en Tacna”, in <<Mar de Sur. Revista Peruana de Cultura>>, n. 16, marzo/aprile 1951, p. 2.
[3] La “Guerra del Pacifico” si concluse il 20 ottobre 1883, con la firma del “Trattato di Ancón”, mediante il quale il Dipartimento di Tarapacá fu ceduto permanentemente al Cile, mentre le Province di Arica e Tacna passarono sotto amministrazione cilena per 10 anni. Al termine di detto periodo un plebiscito avrebbe sancito se le due province sarebbero rimaste cilene o ritornate peruviane. Tacna, tuttavia, fece ritorno al Perù solo nel 1929.
[4] Cfr. Annuario Generale Italiano – Anno 1927, Roma, Tipografia Centenari, 1927, p. 94.
[5] Cfr. Gerardo Severino, Juan Miguel Perez Manzanares, Colonnello e storico dell’Esercito peruviano, in www.giornidistoria.net, 20 marzo 2023;
[6] Cfr. Gerardo Severino, Perù. La missione militare peruviana in Italia del Maggiore Felipe de la Barra, Speciale n. 26 del 27 marzo 2023 di www.reportdifesa.it.