Quando il mondo della “guerra fredda” cantava What a feeling
Erano gli Ottanta e il mondo era diviso in due blocchi contrapposti. Usa e Urss combattevano una “guerra fredda” scoppiata dopo il secondo conflitto mondiale, ma le arti, la musica, il cinema e lo sport affascinavano e facevano sognare il pubblico. Anni di piombo e di criminalità organizzata, ma l’industria musicale e cinematografica riusciva a produrre film come Flashdance e intramontabili musiche e canzoni come Fame e What a feeling per i musical Fame e Flashdance, le cui interpretazioni erano affidata a Irene Cara che vinse un Golden Globe e un Oscar per la miglior canzone.
La storia di Alex, ragazza diciottenne che lavora come saldatrice in una grande officina di Pittsburgh, in Pennsylvania, potrebbe essere la storia di tanti giovani degli anni Ottanta con sogni e speranza nel cassetto. Con la voglia di fare e di riuscire nella vita non sotterrando i talenti, ma cercando di trovare chi è in grado di valorizzarli. Sono gli anni in cui la cinematografia americana si dedica allo sport, ai musical, al taglio di sceneggiature proiettate a dare fiducia e senso di riscatto all’opinione pubblica giovanile. Gli stessi sentimenti che prova Alex, protagonista di Flashdance che la sera arrotonda il salario ballando l’omonimo genere in un locale notturno. Tuttavia, il suo sogno è fare la ballerina di professione e a sostenerla nell’idea c’è Hanna, un’anziana amica ex danzatrice classica. Nel frattempo, Alex fa conoscenza con Nick, il suo giovane datore di lavoro, divorziato. Tra i due si instaura un rapporto che sembra destinato a durare, fino a quando lei, viene a sapere che Nick sfrutta le sue conoscenze per facilitarle l’entrata nell’accademia di danza. Alex rompe l’amicizia, offesa nel suo orgoglio personale, ma poi ci ripensa, si pente, rifà pace e decide di affrontare il provino di ammissione…Sullo sfondo c’è la musica e la canzone di Irene Cara, che resterà intramontabile.
Nata nel Bronx, a New York, nel 1959, Irene Cara aveva studiato musica, ballo e recitazione fin da bambina, lavorando in teatro e in tv fin dagli anni ’70. La notorietà però arriva negli anni ’80 quando viene chiamata per il musical Fame, che da anche il titolo al brano che le varrà un Golden Globe e la renderà una star. Nel 1984 è la volta di Flashdance, il film con Jennifer Beals, per cui ha vinto l’Oscar per la miglior canzone originale.
Poi arrivò il telefilm che in Italia uscì con il titolo Saranno Famosi firmato da Christopher Gore e prodotta dalla Metro-Goldwyn-Mayer Television, Un successo che ancora una volta riportò alla memoria la Coco Hernandez (Irene Cara) del film degli anni Ottanta di Alan Parker e le musiche della cantante e ballerine di origini portoricane che avevano fatto ballare, ma anche sognare intere generazioni.
Irene Cara è morto a 63 anni, ma il suo volto, la sua dolcezza e la sua musica resteranno per sempre legate a quegli anni difficili, ma ricchi di speranza dove ognuno poteva rivedersi nel ruolo di Alex o in musicisti, attori, ballerini e insegnanti di Fame film che ribadì a tutti come il merito e il sacrificio poteva fare davvero la differenze. Scene e immagini che resteranno nella memoria come le canzoni di Irene Cara
Tina Pelli